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foglia di Gingko biloba, albero caro a W. Goethe, simbolo dell'IISG
   
Istituto Italiano di Studi Germanici - Villa Sciarra Wurts

L'Istituto Italiano di Studi Germanici, creato con Legge 12 giugno 1931, n. 931 “quale centro di studi sulla civiltà germanica”, ebbe come suo Presidente Giovanni Gentile, promotore dell'iniziativa. La finalità fu precisata e ampliata con il Regio Decreto 1942- XX n. 1765 che gli attribuì la finalità “di promuovere in Italia studi scientifici intorno alla vita spirituale, sociale, politica ed economica dei popoli germanici - Danimarca, Germania, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera tedesca -, attuando con tali Paesi un sistematico, reciproco scambio di rapporti culturali”. Per quanto accennato, l'Istituto assunse una duplice e inscindibile fisionomia di “istituzione culturale” e di “istituto di ricerca”, la seconda finendo anzi con il diventare largamente prevalente sulla prima. Di recente con Legge 3 febbraio 2006 n. 27 l'Istituto ha assunto il carattere, legittimato da tutta la vicenda sopra accennata, di “ente pubblico nazionale di ricerca a carattere non strumentale”: l'unico che risulta attivo nell'area umanistica. Continuando e intensificando le proprie attività, l'Istituto ha preso contatto con tutti gli altri enti nazionali analoghi, nonché con il Portale della ricerca, e ha esordito nel 2005 entro il programma della Settimana della Cultura Scientifica, ponendo in rilievo i reciproci rapporti tra l'area e i programmi della ricerca nel Paesi germanici e l'Italia. Il tema dei rapporti scientifici è stato ripreso e sviluppato in un convegno internazionale tenuto all'Istituto Italiano di Cultura di Berlino nei giorni 28 e 29 novembre 2005.

L'Istituto ha sede nell'edificio situato all'interno del parco di Villa Sciarra-Wurts sul Gianicolo, lasciato in eredità allo Stato italiano dalla signora Henriette Wurts-Tower, vedova del diplomatico americano George Washington Wurts. La condizione del lascito era che l'edificio ospitasse un centro culturale inteso a promuovere più stretti legami di conoscenza e di amicizia tra l'Italia e la Germania e che la villa fosse aperta al pubblico. Il 3 aprile 1932. in occasione della celebrazione del centenario della morte di Goethe e parallelamente alla creazione del Petrarca Haus di Colonia, l'Istituto Italiano di Studi Germanici fu inaugurato dal Presidente Giovanni Gentile, alla presenza di Benito Mussolini Capo del governo. Direttore dell'Istituto (durante gli anni Trenta e poi, dopo la guerra, fino al 1948) fu Giuseppe Gabetti, ordinario di Lingua e Letteratura tedesca alla “Sapienza”. Gli succederanno Rodolfo Bottacchiari, Bonaventura Tecchi e, dal 1968, Paolo Chiarini . Alla presidenza è stato di recente (aprile 2006) designato Vincenzo Cappelletti.

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La Biblioteca
La biblioteca, che conta oltre 80.000 volumi e circa 200 periodici, è l'unica in Italia specializzata per gli studi di germanistica, l'unica che possieda, oltre a un ricco fondo tedesco (particolarmente importante, per i numerosi rara del Cinque-Sei e Settecento e per l'arco di anni che va dalla seconda metà dell'Ottocento fino agli anni Trenta), sezioni non trascurabili di altre lingue germaniche. Essa si è formata su un primo nucleo costituito dalla biblioteca appartenente a Max Koch, un noto studioso di letteratura, professore nelle Università di Marburg e Breslau, scomparso nel 1931. Si è poi arricchita di nuove accessioni (particolarmente importanti quella di Francesco Delbono, Gustav René Hocke e di Ludovica Koch), divenendo ben presto uno spazio di ricerca, indispensabile agli studiosi di germanistica, sopperito di un'eccezionale provvista bibliografica dalle fonti alla critica, non senza rapporti all'attualità mediante fornitura di giornale e periodici.
La rivista «Studi germanici» e le pubblicazioni
Organo dell'Istituto è la rivista «Studi Germanici», fondata nel 1935. Sospesa alla fine della guerra, ha ripreso le sue pubblicazioni nel 1963 in fascicoli quadrimestrali che contengono il meglio della produzione germanistica italiana, accanto a saggi e contributi dei piú autorevoli studiosi stranieri.

La rivista accoglie con cadenza quadriennale l'Annuario dei docenti di Lingua e Letteratura tedesca nelle Università Italiane, che registra lo stato della germanistica accademica italiana.

L'Istituto ha inoltre affiancato alla rivista una notevole attività editoriale promuovendo la pubblicazione del Repertorio bibliografico della letteratura tedesca in Italia (2 voll.), 1966-1968, a cui si è aggiunto nel 1978 un volume di supplemento, e di 5 collane: “Testi e materiali”, “Atti”, “Studi e ricerche”, “Strumenti per lo studio delle lingue e letterature germaniche”, “Poeti e prosatori tedeschi”, in cui sono già apparsi diversi volumi. Più recentemente l'Istituto ha inaugurato una nuova collana “Italienische Studien zur Deutschen Sprache” che raccoglie i contributi della ricerca nell'ambito della linguistica oltre che gli atti dei convegni di Linguistica, organizzati con cadenza biennale nella nostra sede.
Le iniziative
  A partire dal 1977 si è venuta sviluppando un'intensa attività di incontri, convegni e mostre nell'ambito di vari progetti di ricerca che ha toccato temi relativi alla cultura tedesca sia classica, sia moderna e contemporanea su un orizzonte interdisciplinare che spazia dalla letteratura, alla filosofia, alla storia, alla storia dell'arte, alla politica coinvolgendo molto spesso in una proficua collaborazione il “Goethe-Institut”, l'“Istituto Austriaco di Cultura” e l'“Istituto Svizzero” di Roma e altre prestigiose istituzioni italiane e straniere. Ricordiamo, tra i tanti, gli “Incontri goethiani” a Palazzo Braschi, il ciclo degli “Incontri con l'autore” (fra cui Stefan Heym, Hans Magnus Enzensberger, Peter Schneider, Christa Wolf, Martin Walser, Peter Härtling, Stephan Hermlin, Peter Bichsel, Gregor von Rezzori, Wolf Biermann, Günter Grass, Hans Mayer), i convegni internazionali "Il teatro nella Repubblica di Weimar", “Deutsche Klassik und Revolution”, “Ernst Jünger”, “Robert Walser”, il convegno italo-austriaco “Italia-Austria. Alla ricerca del passato comune”, “Walter Benjamin e il moderno”, il convegno di studi “Ingeborg Bachmann nella cultura del postmoderno”; e, sul fronte delle mostre, il 'ciclo goethiano': “Goethe a Roma” (Roma, Museo Napoleonico), “Goethe in Sicilia”, “Jacob Philipp Hackert. Il Paesaggio secondo natura” (Roma, Palazzo delle Esposizioni), “Jacob Philipp Hackert. Paesaggi del Regno” (Reggia di Caserta).

Fra le iniziative più recenti menzioniamo le giornate di studio e la mostra su Marie Luise Kaschnitz (2001), il convegno internazionale “Roma crocevia delle culture europee 1780-1820” (2002) in collaborazione con la “Stiftung für Romantikforschung” (Starnberg), e, a partire dal 2002, e con cadenza regolare, gli “Incontri a Villa Sciarra” (ne ricordiamo alcuni: “Novità su Musil”, “Ildegarda di Bingen: Il libro delle opere divine”, “Johan Huizinga: Lo scempio del mondo”, “Conoscenza per frequentazione”. Giornate di studio in onore di Ludovica Koch, “Reinhold tra filosofia e letteratura”), i convegni internazionali “Schiller e l'Antico” in collaborazione con la Stiftung für Romantikforschung e l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (maggio 2006), “Heinrich e Thomas Mann e il romanzo moderno” (ottobre 2006), in collaborazione con la Provincia di Roma, la Casa di Goethe, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e i musei manniani, Fascismo e nazionalsocialismo in Italia e in Germania, in collaborazione con la Friedrich-Ebert-Stiftung e l'Istituto Storico Germanico di Roma (maggio 2006). Infine il primo e il secondo convegno “Sprachwissenschaft in Italien” (2004 e 2006), organizzati con l'Università di Roma “La Sapienza”, la “Casa di Goethe”, il “Goethe-Institut Rom”, in collaborazione con l'“Institut für Deutsche Sprache” di Mannheim e l'Associazione Italiana di Germanistica, e indirizzati oltre che a un pubblico di accademici, anche al mondo della scuola. Più recenti i Convegni dedicati a H. Ibsen (2006) e a H. Heine (2007).
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